Fatture elettroniche del 2019, la conservazione entro giugnoL’Economia ha annunciato un rinvio di tre mesi rispetto al termine del 10 marzoStesso termine per aderire al servizio di consultazione dell’agenzia delle EntrateAlessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce
Prorogato a giugno 2021 il termine per completare il processo di conservazione elettronica delle e-fatture relative al periodo di imposta 2019. Anticipando il contenuto della misura che sarà introdotta con il decreto Sostegni in corso di definizione, il comunicato stampa 49 pubblicato il 13 marzo dal ministero dell’Economia e delle Finanze introduce in questo modo una proroga trimestrale della scadenza, originariamente fissata per il 10 marzo 2021, per le fatture elettroniche ricevute o emesse nel corso del 2019, primo periodo di imposta di avvio generalizzato dell’obbligo di fattura business to business (B2B) e business to consumer (B2C).
In tale giorno, infatti, per i contribuenti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare, è scaduto il terzo mese successivo al 10 dicembre 2021, data ultima di presentazione delle dichiarazioni annuali secondo la tempistica riprogrammata in ragione dell’emergenza epidemiologia Covid-19.
In attesa della disposizione normativa di riferimento, sembrerebbe comunque che la misura così anticipata riguardi tutti i contribuenti compresi coloro che, non avvalendosi del sistema di conservazione gratuito delle e-fatture messo a disposizione, previa adesione, dall’agenzia delle Entrate, abbiano affidato il relativo servizio a fornitori privati.
La proroga sembrerebbe limitarsi inoltre unicamente alle fatture elettroniche del 2019, e non anche ad eventuali altri documenti informatici, quali ad esempio libri e scritture contabili, prodotti e tenuti in modalità elettronica: salvo diverse indicazioni nel testo normativo, per tali tipologie documentali sembra essere rimasto fermo il termine per conservarli entro il 10 marzo scorso.
La proroga risulterebbe motivata dal fatto che la conservazione elettronica rappresenterebbe, di per sé, una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto si tratterebbe del primo adempimento di questo tipo legato all’avvio dal 1° gennaio 2019 dell’obbligo di fattura elettronica tra privati.
A ogni modo, la proroga trimestrale finisce di fatto per allineare la scadenza del termine per conservare con quello concesso dall’agenzia delle Entrate, con provvedimento 56618 datato 28 febbraio 2021, per aderire al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici. Il prolungamento del periodo transitorio per aderire al 30 giugno 2021 permette di recuperare i duplicati dei file transitati dal Sistema di interscambio (Sdi) inviandoli al sistema di conservazione stesso.
Soltanto a seguito dell’adesione al servizio di conservazione, infatti, e non a quello di consultazione, tutte le fatture elettroniche e le relative note di variazione transitate dallo Sdi saranno automaticamente acquisite ai fini della conservazione, mentre sarà necessario procedere al caricamento manuale delle stesse, tenuto anche conto della dimensione massima pari a 5 Mb, nel caso in cui si intenda inviare in conservazione i documenti emessi/ricevuti in data antecedente all’attivazione del servizio.
tratto dal soe24 del 16/03/2021
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